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Visualizzazione dei post da settembre, 2024
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14 RICETTE    (le mie interpretazioni) STORIE - CALORIE (Kcal) LE CASERECCE - FUNGHI PORCINI E SALSICCIA Il nome evoca l'origine casereccia, un'interpretazione della “pasta busiata” d'origine araba ottenuta con il “bus”, sottile canna con cui un tempo si avvolgevano i pezzetti d'impasto, formato originario della Sicilia, ma caratteristico anche di altre regioni del Centro-Sud  Il formato è particolare, strisce di pasta arrotolate su se stesse a formare delle sorte di pergamene; fondamentale è la curva che alla punta conferisce la particolare forma a grondaia, questa consente al condimento di attaccarsi alla pasta e farla diventare così speciale; il nome deriva dal fatto di essere una pasta fatta in casa. Ricetta caserecce funghi e salsiccia,  INGREDIENTI:   pasta secca di semola100g = Kcal 314; Funghi porcini 100g = Kcal 26, (secchi 10g= Kcal 26,6); Salsiccia 70g = Kcal 226; Olio EVO 5g =  Kcal 45; passata di pomodoro (facoltativo) 50g = Kcal 14; Aglio 2 sp...
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CUCINE STORICHE:  LA CUCINA LIGURE Il greco Strabone (I sec. a.C.) nel suo trattato “Geografia” osservava: “I liguri vivono di latte e di bevande a base di orzo; comperano a Genova olio e vino d’Italia; il poco vino che essi producono direttamente, è resinoso ed aspro”; è la prima testimonianza, anche se non incoraggiante, della presenza della vite nelle zone liguri.  Con la conquista romana Plinio il Vecchio, riconobbe i liguri quali esperti vinificatori, Marziale ne parlò con entusiasmo; prima dei tempi della Repubblica di Genova, i marinai della flotta lavoravano la terra solamente nei periodi di sbarco, e nelle cosiddette “fasce”, piccoli appezzamenti agricoli ricavati sulle balze retrostanti i villaggi di mare, impiantavano le barbatelle di vite raccolte nelle varie coste mediterranee. Da questa vocazione marinara, deriverebbe il grande numero di vitigni che oggi caratterizzano la viticoltura della Liguria. Terra dura, avara, gli abitanti hanno imparato a sfruttare lottan...
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CUCINE STORICHE:  CUCINA SICILIANA Gastronomia tipicamente mediterranea, basata su olio, pasta, pesce, frutta, ortaggi, erbe aromatiche; il repertorio di prodotti caratteristici è così ricco, che i cuochi siciliani, celebri fin dall’antichità, hanno creato una cucina così fantasiosa e fastosa da non farla paragonare a quella di nessun'altra regione. La gastronomia sicula è la più antica e varia d'Italia, ogni cultura vi ha lasciato qualche eredità di sapori: ricotta, miele, vino e olive conciate, risalgono alla Magna Grecia; macco di fave e seppie farcite, sono contemporanei della Roma antica; couscous, zafferano, agrumi, zucchero e riso furono portati dagli arabi; “pescestocco” e “baccalaru” introdotti da Normanni. Il “farsumagru” (rotolone arrosto di carne bovina, uova sode, formaggio, lardo, salsiccia) venne scoperto al tempo degli Angioini, mentre “tortillas” e caponata coincisero con il dominio Spagnolo. Fra i capitoli celebri di questa cucina c’è anche quello delle sontuo...
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Cucine storiche CAMPANIA La cucina campana è una tradizione culinaria regionale tra le più ricche e variegate d'Italia. Alcuni dei suoi piatti sono divenuti noti nel mondo, nati da una terra dalle particolari caratteristiche climatiche a cui si è sommato, nel corso dei millenni, l'opera fertilizzante dei numerosi vulcani presenti sul territorio. Fertilissima fin dall'antichità, la "Campania felix" era il più vicino e principale fornitore di derrate della Roma imperiale, e le sue complesse vicende storiche giustificano sia piatti ricchi con influenze Angioine e Borboniche, sia preparazioni povere riservate al popolo, dove primeggiavano ortaggi e latticini con la carne quasi assente. Partendo dal Rinascimento la cucina di corte trovò spazio nei testi del Messisbugo, dello Scappi o del Corrado. In queste opere c’è una grande quantità di ricette napoletane come quelle dei maccheroni, dei timballi, dei pesci e della caccia. Nell‘800 con le opere dell’Agnoletti e del Ca...