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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022
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CUCINA LOMBARDA Per via delle diverse vicende storiche delle sue province e della varietà del suo territorio, la cucina lombarda presenta una tradizione culinaria molto variegata: i primi piatti spaziano dai risotti, a zuppe e pasta ripiena, a una vasta scelta di secondi piatti di carne si aggiungono piatti di pesce, tradizione dei laghi e fiumi lombardi. La cucina della lombardia può essere accomunata da queste caratteristiche; prevalenza del riso e della pasta ripiena sulla pasta secca, del burro su l'olio di oliva, pietanze a cottura prolungata, molto diffuso l’utilizzo di carne di maiale, di latte e derivati, di preparazioni a base di uova e del consumo di polenta. Una cucina con radici storiche molto antiche risalenti all'insediamento dei Celti in Pianura Padana, la pietanza più antica è il cuz, è un secondo piatto a base di agnellone comune in Val Camonica. I metodi di cottura delle pietanze hanno subito l'influenza delle dominazioni che nel corso dei secoli vi si son...
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ARANCINO Prodotto della gastronomia; in siciliano, arancinu o arancina è una specialità della cucina siciliana. Come tale, è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF) con il nome di "arancini di riso". Si tratta di una palla o di un cono di riso impanato e fritto, del diametro di 8–10 cm, farcito generalmente con ragù, piselli e caciocavallo, oppure dadini di prosciutto cotto e mozzarella; il nome deriva dalla forma originale e dal colore dorato tipico, che ricordano un'arancia, ma nella Sicilia orientale hanno più spesso una forma conica, per simboleggiare il vulcano Etna. Muhammad al-Baghdadi nel suo libro di cucina, scritto nel 1226, riporta la ricetta della Nāranjīya (arancia) – una polpetta di carne di montone immersa nell'uovo sbattuto e fritta in modo da farla assomigliare a un'arancia – che ricorda questa frittura si...
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BAGNA CÀUDA è una preparazione a base di aglio e acciughe dissalate e deliscate, cotta a fuoco lento in olio d'oliva, riducendo il tutto a salsa; s'intingono tradizionalmente coste di cardo, ma è uso anche l'impiego di fette di topinambur, di peperoni grigliati, d'insalata belga e di foglie di cavolo; è un piatto tipico del periodo della vendemmia, si consuma prevalentemente in autunno e in inverno, una delle "leggende" sulla sua nascita vuole che venisse preparato per ricompensare i vendemmiatori; più che un piatto, è un rito conviviale che prevede la condivisione del cibo, che attingono tutti da un unico recipiente. La bagna càuda tradizionale veniva portata in tavola nel dian, tegame di cottura in terracotta e mantenuto in temperatura mediante uno scaldino di coccio riempito di braci vive, la s-cionfetta; la scomodità di usare un unico recipiente e il fatto poco igienico di intingere nel recipiente pezzi di verdura già morsicati, hanno portato all’uso di co...