SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO!  

Concetto che, anche se noto già da più 150 anni, sembra essere stato dimenticato e soppiantato da convinzioni e modelli alimentari che di "benessere" non hanno proprio nulla a che vedere. L’atto del mangiare, nell’uomo, serve quindi a soddisfare diversi bisogni, perché così nutriamo e alimentiamo quella macchina che è il nostro corpo; mangiare ci procura però anche piacere, quindi mangiare è un momento di relazione, usiamo la tavola per celebrazioni ed eventi importanti nella nostra vita, pensiamo ai pranzi di nozze, alle cene di compleanno, alle feste natalizie, in alcuni casi, al pranzo dopo il funerale, ecc. Siamo di fronte ad una funzione essenziale della nostra vita e per il nostro benessere. 

Eppure, la USIAMO MALE; ci alimentiamo in modo scorretto ed eccessivo, eccessiva assunzione di grassi, zuccheri e alcol, diete sbilanciate, scarso apporto di fibre e di acqua, sono alcune delle cause di colesterolo alto, diabete, problemi cardiovascolari e al sistema scheletrico, gastriti, ulcere, danni intestinali. Sono molte le patologie tumorali provocate o facilitate dalla sbagliata alimentazione, come il tumore al pancreas, all’apparato digerente, alla vescica, al seno e testa/collo, quest'ultimi, a causa dell’alcool. Qui si dovrebbe imporre una riflessione, quella sulla moda che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, del binge drinking o abbuffata di alcool del sabato sera; un comportamento i cui effetti drammatici sulla salute fisica e psichica (ed anche relazionale) sono sempre più evidenti. Il cibo guadagna e riveste quindi, in numerose situazioni, un ruolo strettamente connesso con l'insieme di sensazioni ed emozioni che ci ritroviamo a sperimentare e a vivere ogni giorno; in una società celere e frettolosa, è difficile ascoltare i propri bisogni e percepire i segnali del proprio organismo, diviene più complicato relazionarci in maniera sana con il cibo e con il proprio corpo. 
È comune imbattersi in diete innovative, considerate quasi magiche, proposte da guru dell'alimentazione; diete che sembrano promettere felicità e bellezza mangiando qualsiasi alimento si voglia nelle quantità desiderate o alimenti miracolosi in grado di curare ogni malanno ad oggi conosciuto… ma in questa equazione, il rispetto delle nostre emozioni, delle nostre esigenze psico-alimentari non c'è, prima di buttarsi in una dieta innovativa o in una dieta dell'ultimo minuto, proviamo a partire da noi stessi. Assumiamo gli alimenti per alimentarci, nutrirci; siamo consapevoli di quali alimenti scegliamo, quanti ne ingeriamo ad ogni pasto; è un ottimo punto di partenza per una auto-analisi alimentare ossia una presa di coscienza di come ognuno di noi si rapporta con il cibo, un avvio alla propria consapevolezza alimentare. 
Un ottimo inizio è porsi alcune questioni:
cosa è per me la fame? La sazietà? Sazietà e pienezza sono, la stessa cosa? Prima di iniziare a mangiare, ho fame? Cosa percepisco? Quando ho finito, quali sono le mie sensazioni? Come sto quando mangio in famiglia? E da solo? A lavoro? A casa? Fatta chiarezza su queste questioni, possiamo adottare piccole strategie per mantenere l'attenzione su sé stessi, allontaniamo preoccupazioni ed emozioni negative e cerchiamo di assaporare ogni singolo boccone di ogni piatto scelto; questo vuol dire dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione ad un processo fisiologico e naturale, riscoprendo necessità fisiologiche del nostro organismo, che ormai non siamo più in grado di riconoscere. Se vogliamo che la Natura, la nostra Madre Terra, continui a darci da mangiare, dobbiamo averne cura come fosse il nostro corpo. L’uomo nel suo intero essere è il prodotto di
quello che mangia, nelle capacità di pensare e sentire, nella sua creatività, negli impulsi sociali; queste qualità sono il risultato dai pasti giornalieri; sono conseguenza di sostanze fisiche, minerali, grassi, proteine, carboidrati, microelementi, sostanze vegetali secondarie, vitamine ecc. la giusta scelta e composizione degli alimenti decide se l’uomo ha una posizione positiva o negativa nella vita e l’alimentazione è responsabile per il suo intero sviluppo. 

___  RICETTE ___  CASARECCE PROSCIUTTO E FUNGHI __    Per una persona: pasta secca di semola 110g = Kcal 346; PROSCIUTTO crudo a cubetti 60g = Kcal 106; FUNGHI porcini secchi 10g = Kcal 30; olio EVO 9g = Kcal 81; alloro, prezzemolo, vino 15ml, Aglio 2 denti, latte 20ml, sale e pepe q.b. = Kcal 20; Totale piatto = Kcal 583 ___ 

TAGLIATELLE MERLUZZO E CECI _____ Per una persona: pasta fresca all'uovo 110g = Kcal 291; MERLUZZO surgelato 100g = Kcal 75; CECI LESSATI 80g = Kcal 106; POMODORINI ciliegini pelati 100g = Kcal 28; olio EVO 9g = kcal 81; denti aglio 2. prezzemolo = Kcal 10. Totale Kcal = 591 


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