“SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI” 
IL DOLCE INGANNO

Sono tantissime le strategie di marketing dei produttori dell’industria alimentare, tra gli obiettivi hanno quello di rendere i prodotti attraenti e al tempo stesso trasmettere connotati di genuinità, salubrità e qualità, inducendo il consumatore all’acquisto dei propri articoli.
Informazioni aggiuntive “nutrition claim” fanno intendere che un alimento abbia proprietà benefiche, a volte terapeutiche e curative dovute alle sostanze nutritive contenute in esso o all’assenza di ingredienti ritenuti deleteri per la salute; così nella lotta dei “senza…” tra i claim più diffusi, oggetto di dibattiti e diatribe, troviamo “senza zuccheri aggiunti”; ma dietro a questa dicitura si nascondono sostanze che risultano difficili da riconoscere e identificare in etichetta.
L’impiego di dolcificanti alternativi
al miele o al saccarosio, è aumentato vertiginosamente. La promessa di un prodotto a ridotto contenuto calorico “light”, “sugar-free”, “zero calorie”, “diet” contenente nella maggior parte dei casi, dolcificanti diversi dal miele e dallo zucchero, ha incoraggiato e orientato le scelte dei consumatori verso l’acquisto di prodotti che spesso mal si conciliano nel contesto di una dieta sana ed equilibrata; dai biscotti per la prima colazione, ai piselli in scatola, dalle fette biscottate, ai sughi pronti, i dolcificanti si nascondono dappertutto.
I dolcificanti ed edulcoranti impiegati dall’industria alimentare, in sostituzione del miele e dello zucchero, hanno effetti collaterali per la nostra salute, il consumo regolare e spesso inconsapevole di alimenti e bevande contenenti queste sostanze.
I polioli noti anche come polialcoli quali il maltitolo (E 965), il sorbitolo (E 420), lo xilitolo (E 967), sono alcuni che vengono impiegati da soli o assieme agli edulcoranti intensi, per la realizzazione di alimenti e bevande spesso definiti “sugar-free”. Tra i principali effetti sfavorevoli legati al consumo regolare di prodotti contenenti polioli, troviamo i disturbi gastrointestinali quali gonfiore, crampi e dolori addominali, meteorismo, flatulenza, dissenteria.
Gli edulcoranti intensi (acalorici) quali l’acesulfame K (E 950), il sucralosio (E 955), il ciclammato (E 952) ecc. che ritroviamo nelle bevande, questi dolcificanti a lungo andare alterano la percezione del gusto dolce, riducono il senso della sazietà e stimolano quello della fame, sono in grado di influenzare il microbiota intestinale, con un impatto negativo sul metabolismo glucidico, sulla sensibilità insulinica e quindi sul peso corporeo.
Il consumo regolare di alimenti e bevande contenenti dolcificanti “nascosti”, quali lo sciroppo di glucosio-fruttosio, gli
edulcoranti, il fruttosio, i polioli, ecc, associato ad una vita sedentaria, ci espone a rischi per la salute quali sovrappeso e obesità, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete tipo 2, steatosi epatica, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari.
L’etichetta nutrizionale è lo strumento che abbiamo a disposizione, consente di valutare le caratteristiche qualitative e nutrizionali di un prodotto che vogliamo acquistare; lista degli ingredienti e dichiarazione nutrizionale riservano informazioni sulle quali dobbiamo focalizzare la nostra attenzione. La prima riporta in ordine decrescente la lista degli ingredienti presenti nel prodotto, i primi ingredienti ad essere elencati sono quelli predominanti all’interno del prodotto.
La dichiarazione nutrizionale descrive le caratteristiche nutrizionali del prodotto e fornisce il valore energetico espresso in Kcal e Kj, le quantità totali di grassi, di acidi grassi saturi, di carboidrati totali, di zuccheri, di proteine e di sale per 100 g o 100 ml.
La normativa europea in materia di etichettatura degli alimenti con il Regolamento UE n. 1169/2011 stabilisce inoltre che i polioli rientrano tra le
indicazioni facoltative, fornite su base volontaria dall’operatore al consumatore, di conseguenza la loro presenza nella dichiarazione nutrizionale verrà indicata a discrezione dell’azienda produttrice. Nel caso di prodotti addizionati di edulcoranti consentiti l’etichetta riporterà la dicitura “con edulcoranti”.
Avere la consapevolezza della quantità e della qualità degli zuccheri che introduciamo attraverso gli alimenti e le bevande che consumiamo è fondamentale per controllare i livelli di glicemia e quindi prevenire picchi glicemici. Un aumento repentino della glicemia seguito da un calo altrettanto rapido della stessa causa sensazioni di spossatezza ed affaticamento, stimola il senso della fame, spingendoci ancora una volta a ricercare altri zuccheri. Questo innescherà inevitabilmente un circolo vizioso che porta ad una vera e propria dipendenza dagli zuccheri, definita “sugar addiction”.
In generale è raccomandabile non superare le soglie di 15g di zuccheri su 100g di alimenti solidi quali biscotti, barrette, snack o simili e 5g di zuccheri su 100g o ml per gli alimenti liquidi quali
yogurt, bevande vegetali o simili.
L’Oms suggerisce di non superare la dose di 25g/dia di zucchero sia per adulti che per bambini, che corrisponde a 5 cucchiaini di zucchero o 5 bustine di miele, quindi non sostituire lo zucchero o il miele con dolcificanti artificiali ma abituarci a sapori meno dolci e più naturali.
Un cibo o una bevanda dolci contengono inevitabilmente dolcificanti siano essi naturali o artificiali, anche quando l’etichetta riporta diciture come quelle sopra citate. Spetta a noi non fermarci alla mera lettura di quanto riportato sul fronte dell’etichetta, ma approfondire per avere piena consapevolezza dei nostri acquisti.


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