SALUMI E FORMAGGI   
ASSIEME FANNO BENE?
I SALUMI si suddividono in insaccati o non insaccati, costituiti da carne cruda o cotta, carne di un tipo o in miscuglio, con l’aggiunta di aromi naturali o non, possiamo suddividerli in stagionati o affumicati.
L’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), sulla relazione fra carni rosse e insorgenza del cancro, ha inserito la carne rossa fra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo; quindi, il loro costante ed abbondante consumo può produrre, nel tempo, un certo tipo di tumore, per tale motivo, sono sorti allarmismi ingiustificati, considerando che il collegamento fra la malattia ed il loro consumo è solo una probabilità.
In prima istanza, è facile confondere
due principi che, seppur diversi fra di loro, risultano interconnessi: 
LA VALUTAZIONE DEL PERICOLO e LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO, che, non sono la stessa cosa, ma sono legati anche alla quantità di prodotto che viene consumato, per quanto tempo esso viene ingerito costantemente e da ciò che viene aggiunto nel corso della loro lavorazione e la loro conservazione.
Il buon senso, consiglia un consumo moderato, che per la popolazione adulta significa non più di due volte a settimana una porzione di carne rossa o di salumi. Inoltre, in base al tipo di salume, ce ne sono alcuni più “pesanti”, a causa del contenuto in grassi e sale, per alcuni di essi, dei nitrati aggiunti per svolgere, azione antimicrobica e antisettica, per stabilizzare il colore rosso delle carni, favorire lo sviluppo dell’aroma agendo nei confronti dei microorganismi che determinano la stagionatura e per i quali la norma stabilisce le quantità e le tipologie che possono essere aggiunte.
Sebbene molti produttori della grande distribuzione non abbiano rinunciato ad utilizzare nitriti e nitrati nei loro salumi, diversi produttori artigianali, realizzando una filiera corta, ne fanno a meno, ottenendo così salumi senza conservanti.
Nel consumo di salumi, preferire quelli con marchio DOP (Denominazione di Origine protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) che è tutelato dal marchio ad essi apposto, quindi rispettare un disciplinare prestabilito più rigoroso e controllato nel corso della filiera di produzione.
SALUMI E FORMAGGI, MANGIARLI INSIEME È UN ERRORE
Abbinare di frequente nello stesso pasto questi due alimenti fa male alla linea e alla salute.
Salumi e formaggi sono alimenti che, combinati insieme, possono dar vita a tante ricette e piatti veloci e sfiziosi, ma abbinarli di frequente a tavola è sbagliato. rallenta la digestione e favorisce la comparsa di diversi disturbi. Salumi e formaggi sono, fonti proteiche, perciò il rischio di utilizzarli insieme all’interno di un pasto è di assumere troppe proteine che a lungo andare danneggiano la salute dei reni; sono alimenti ricchi di sodio, che consumato in eccesso oltre a far aumentare la pressione, favorisce la perdita di calcio nelle ossa, aumentando il rischio osteoporosi, mangiare spesso salumi e formaggi insieme è un errore, fa ingrassare e favorisce l’insonnia.
Sia i formaggi sia i salumi forniscono un apporto calorico importante, che può superare le 400 calorie ogni 100 grammi, consumandoli più di un paio di volte alla settimana aumenta il rischio di prendere peso, contengono entrambi elevate dosi di sodio, che favorisce gonfiori e ritenzione. Associare nello stesso pasto salumi e formaggi se si hanno problemi a riposare bene è un errore, questi alimenti contengono elevate quantità di tiramina, un aminoacido che favorisce l’insonnia, i salumi e i formaggi apportano elevate quantità di zolfo che favorisce la formazione di sostanze aggressive per l’intestino; aumenta il rischio cardiovascolare. perchè contengono oltre a elevate quantità di sodio anche una quota importante di grassi saturi, quindi aumenta il rischio di sviluppare trigliceridi e colesterolo alto.
FORMAGGI E SALUMI
Vi sono moltissime varietà di questi alimenti: dai formaggi più stagionati, a quelli più freschi, da quelli erborinati, a quelli insaporiti con spezie e aromi… Tra i salumi troviamo quelli di origine suina, bovina, equina, ecc… più o meno ricchi di grassi e spezie, più o meno stagionati… Prodotti tipici, speciali, ma anche sconsigliati nelle diete per l’elevato apporto di grassi (saturi) e sodio. Secondo le linee guida LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) le porzioni di salumi e formaggi raccomandate per una sana e corretta alimentazione sono: 100g per i formaggi freschi o semi-grassi (tipo mozzarella, primo sale, feta, ecc.); 50g per i formaggi stagionati o grassi; 50g per i salumi o gli affettati.
Spesso capita di mangiare l’affettato come antipasto e il formaggio a fine pasto, oltre alla normale porzione di secondo piatto. Al contrario, questi alimenti dovrebbero costituire il secondo piatto, in abbinamento al pane o al primo a base di pasta, riso o altri cereali.
Per quanto riguarda la frequenza di consumo si consiglia di assumere sia i formaggi che i salumi non più di 1-2 volte alla settimana.





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