L'anziano ha necessità specifiche dal punto di vista nutrizionale, spesso è associata a qualche problema di salute in più, comunque è un periodo libero da impegni lavorativi, quindi può dedicare più tempo ed energia a se stesso e acquisire uno stile di vita sano e corretto.
L'invecchiamento è un processo di "fragilizzazione" dell'organismo, con graduale riduzione delle funzioni degli organi ed apparati; con l'avanzare dell'età cambia gradualmente la composizione corporea: si ha una perdita di massa magra e un incremento di quella grassa, che si accumula sul tronco e intorno agli organi, aumenta così il rischio di malattie.
Nell'ultra ottantenne si fa più marcata la riduzione della massa magra, in particolare dei muscoli (sarcopenia) sempre meno utilizzati, accompagnata da diminuzione della densità ossea; prevenire o contenere la sarcopenia è importante, perché è concausa di disabilità fisica e rischio cadute, oltre a determinare una riduzione del metabolismo basale e della sensibilità all'insulina.
Lo squilibrio nutrizionale caratterizzato da obesità e carenze di nutrienti come il calcio, ferro e vitamina D, negli anziani si osserva anche una malnutrizione per difetto che può riguardare sia chi vive a casa che chi vive nelle case di riposo o in ospedale.
Molti i fattori che peggiorano lo stato di nutrizione, in questa fase della vita: solitudine, vedovanza, basso reddito, invalidità, malattie croniche, depressione, problemi di masticazione e deglutizione, uso cronico di farmaci, ecc..
Un'alimentazione corretta e un discreto livello di attività fisica può consentire un'evoluzione più lenta del processo d'invecchiamento.
Per alimentazione corretta si intende equilibrata e variata, con tutti gli alimenti disponibili nelle corrette quantità e frequenze di consumo, questo non è sostituibile da qualche alimento o molecola che vanta impropriamente straordinarie capacità di rallentare l'invecchiamento (anti-aging).
L'alimentazione indicata per un anziano è simile a quella di un adulto, però il fabbisogno energetico diminuisce e il metabolismo di base si riduce, quindi va fatta attenzione alla quantità e qualità di alimenti, bisogna privilegiare quelli più proteici e meno grassi, arrichire con verdure e frutta.
Il fabbisogno di proteine dell'anziano è più elevato rispetto a quello di un adulto, per sostenere una massa muscolare in declino, le proteine privilegiate dovranno essere di alta qualità (latte, uova, legumi, pesce, carne bianca o di vitello); questi alimenti sono fonte di Calcio, Ferro, Omega-3, ecc..
Limitare l'assunzione di grassi, preferendo quelli più ricchi di acidi monoinsaturi e polinsaturi (olio d'oliva) grassi di pesce e frutta secca (omega-3); consumare cereali (pane, pasta, riso) integrali se possibile.
La carenza di vitamine è attribuibile ad un aumento dei fabbisogni in caso di stress acuti (infezioni, interventi chirurgici, ecc.) o cronici (patologie digestive, ecc.) o interferenze con la somministrazione di farmaci, la carenza di vitamina D, è data da un'insufficiente esposizione alla luce diretta del sole.
I livelli di assunzione consigliati per i minerali sono simili ai livelli di assunzione previsti per i più giovani, anche se i comportamenti alimentari spesso alterati in età geriatrica (anoressia senile, istituzionalizzazione e ospedalizzazione, terapie farmacologiche, ecc.) impongono attenzione, per la perdita di calcio, comune nell'età avanzata, particolarmente marcata nella donna in menopausa, progressiva al crescere dell'età e nei casi più gravi può portare all'osteoporosi.
Questo quadro può essere aggravato da bassi apporti di calcio negli alimenti e dalla concomitante riduzione del suo assorbimento in questa fascia di età, da una insufficiente attività fisica e da una minore esposizione al sole. Magnesio, ferro, zinco e selenio sono altri micronutrienti critici sia per una minor efficienza dell'assorbimento che per interferenza con farmaci e/o patologie.
Si deve prestare attenzione all'assunzione di sale, sia perché il Sodio in esso contenuto, è fattore di rischio per l'ipertensione, insufficienza renale, cardiaca e osteoporosi, specialmente chi vive solo, spesso tende a perdere interesse alla preparazione dei cibi, quindi a dare preferenza ad alimenti pronti e di facile consumo, come salumi, formaggi stagionati, piatti pronti, ecc., ricchi di grassi saturi e sale.
Bere acqua, acqua in abbondanza e limitare al massimo le bevande alcoliche, sia per la minore capacità di metabolizzarle, sia per la possibile interazione con farmaci e/o patologie in corso.
L'anziano è bene che dedichi tempo alla preparazione di pasti veri e completi, con cotture semplici e senza eccedere in condimenti ricchi in grassi o sale (sale, dado da brodo, salse), preferendo spezie, odori, erbe aromatiche per insaporire; tra i grassi da condimento (olio, burro, margarina e strutto) scegliere l'olio extravergine di oliva.
Limitare il consumo di zuccheri (zucchero, miele, caramelle, marmellata, dolci, bevande zuccherate). All'alimentazione, associare una attività fisica/motoria adeguata alle possibilità fisiche e di salute (es. 1/2 -1 ora al giorno di passeggiata).
Commenti
Posta un commento