TOTANO (POTA in spagnolo) E CALAMARI LA DIFFERENZA
Il CALAMARO (Loligo vulgaris Lamarck, 1798), conosciuto anche come calamaro europeo o comune, è un mollusco cefalopode della famiglia Loliginidae.
Il calamaro in varie regioni italiane, ha nomi dialettali diversi come: Liguria - Caamà; Marche - Troffello; Friuli V.G. - Totano del riso; Sicilia - Calamaru.
Il nome comune ha lo stesso etimo di "calamaio", dal greco kalamos (calamo), che da astuccio per le penne è passato a indicare nel medioevo il vasetto dell'inchiostro, con allusione alla forma del mollusco e al secreto difensivo di colore nero che emette quando minacciato (analogo al nero di seppia).
È caratterizzato da una conchiglia interna detta gladio o penna ha un corpo allungato con pinne laterali che raggiungono l'estremità posteriore della sacca.
Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, divisi tra 8 braccia e 2 tentacoli di maggior lunghezza; di colore roseo trasparente con venature rosso scuro e violetta; raggiunge una lunghezza di 30–50 cm.
Si trova nelle acque costiere dal Mare del Nord fino al Mare Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell'Africa; vive dalla superficie fino a profondità di 500 m
A livello commerciale, la dizione "calamaro" senza aggettivi è consentita per due specie strettamente affini: Loligo vulgaris e Loligo forbesi, quando serve distinguerle, le due specie sono indicate rispettivamente con i nomi di "calamaro comune" e "calamaro nordico".
Il genere Loligo comprende anche altre specie, tra cui Loligo reynaudii, il calamaro di Capo di Buona Speranza, che veniva in passato considerata una sottospecie del L. vulgaris.
In commercio è consentito indicare come calamari altre specie di generi affini, a condizione di far seguire alla parola "calamaro" una specificazione definita dal Mipaaf, esempio: "calamaro atlantico", "calamaro del Pacifico" ecc.
Il TOTANO (Todarodes sagittatus (Lamarck, 1798)) è un mollusco cefalopode della famiglia Ommastrephidae.
Conosciuto anche con il nome di todaro, ha una conchiglia interna, corpo allungato con pinne laterali più corte di quelle del calamaro e localizzate sul fondo della sacca, formanti una punta a lancia, ha 10 arti ricoperti da più file di ventose, di questi 8 sono braccia e 2 tentacoli, di maggiore lunghezza. Può raggiungere oltre il metro di lunghezza e pesare più di 15 kg; vive su fondali sabbiosi. Presente nell'oceano Atlantico, nel mar Mediterraneo e nel mare del Nord, è edibile, viene pescato e commercializzato in vari modi.
Quali sono le differenze? La prima differenza da osservare e’ sicuramente la coda, queste due pinnette, dette anche ali, si distinguono dalla forma e dalla dimensione: il calamaro ha due piccole alette che si dipartono dall’estremità del corpo o mantello, sino ad arrivare a circa 3/4 del corpo; il totano invece presenta una pinna che all’apice della coda forma un triangolo, tali alette non si dipartono sino al corpo ma ne rimangono separate, altra differenza tra totani e calamari sta nei tentacoli, entrambi ne hanno ben 10, ma il totano presenta due tentacoli più lunghi con un paio di “uncini” utili ad afferrare la preda, il calamaro invece non ha tali uncini.
Il calamaro varia le tonalità del suo corpo o mantello dal grigio al rosa mentre il totano dal bianco al rossiccio.
Specie differenti, prezzi differenti; il totano fresco al mercato ha un prezzo di circa 8/10,00 € al Kg, per il calamaro fresco il prezzo puo’ oscillare tra i 20/30,00 € al Kg; i calamari interi congelati non superano i 9,00 € al Kg, i totani invece si possono acquistare tra i 2 ed i 5,00 € al Kg.
Una delle principali differenze tra calamari e totani si ha a tavola; il calamaro, specie più pregiata, ha delle carni morbide che ne giustificano un prezzo piu’ alto; le carni del totano invece sono più dure e gommose.
RICETTA: Pasta integrale con Calamari al vino bianco secco.
Ingredienti per 4/5 persone: Pasta corta Integrale 500g; Calamari (12/14cm) freschi o surgelati 700g; Aglio 2 spicchi; Vino bianco circa 50g; Olio EVO 20g; Basilico q.b.
PREPARAZIONE: pulire i calamari poi tagliate a listarelle il mantello; quindi fate scaldare l’aglio in padella con poco olio, quando è rosolato toglietelo e fate saltare i calamari in padella per due minuti, sfumate il tutto con il vino bianco, una volta evaporato, versate la pasta al dente e fatela insaporire con i calamari per 3-4 minuti, prendete il basilico e spezzettatelo con le mani, aggiungetelo in padella e condite il tutto con olio EVO crudo; la pasta integrale con calamari al vino bianco sono pronte per essere servite.
Una variante è con aggiunta di pomodorini taglati e olive taggiasche o aragonesi ai calamari.
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